''Remember that piano, so delightful, unusual ... ''. E voi? Ricordate questo pezzo? Siamo tornati ad assaporare la spensieratezza degli anni '80 proprio sulle note di I like Chopin (1983). La scorsa settimana, avevamo parlato di due personaggi: Pierluigi Giombini e Paul Mazzolini. Ebbene, in questo caso mentre il primo si è occupato dell'arrangiamento della canzone, voce e testi sono di Gazebo (nome d'arte utilizzato dalla nostra vecchia conoscenza Paul Mazzolini). Lorenzo Meinardi ha curato invece i cori in falsetto. Il brano parla della relazione paradossale tra Chopin e la scrittrice francese George Sand (suo pseudonimo maschile). Ogni frase, così come ogni parola, dà vita ad un'immagine impressionista, anche se estrapolata dal suo contesto originale. Per quanto riguarda il video invece, ha una storia indipendente dal testo. Si presenta come una cornice estemporanea, nella quale però vengono mantenuti gli elementi dell'ambiguità e del paradosso. Questo brano icona degli anni '80 riuscì a scalare tutte le classifiche europee. Ma la fama ed il successo portarono Paul Mazzolini ad esser conosciuto anche a Singapore ed Hong Kong, dove vinse dischi d'oro e di platino. Oggi, Gazebo è ritenuto una leggenda tra i fans dell'italo-disco, sebbene abbia cercato in tutti i modi di sfuggire da ogni tipo di classificazione ed omologazione. Ma vediamo insieme altre piccole curiosità. L'artista imparò a suonare la chitarra all'età di 10 anni per impressionare una ragazza della sua classe. La melodia iniziale di I like Chopin è suonata con il pianoforte, ma questo nn deve trarre in inganno, perchè nn è certo una delle composizioni del famoso pianista polacco. Anche questo brano, gettonatissimo nei juke-box, lo ritroviamo come colonna sonora nel film del 1983 dei fratelli Vanzina. Il mondo rosa shocking degli anni '80 vi dà appuntamento al prossimo giovedì sulle frequenze dello Shout.
Giulia.
Giulia.
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