1 settimana fa
martedì 23 febbraio 2010
giovedì 26 novembre 2009
Le intervista dello Shout: Franca Corradini
Giovedì scorso abbiamo avuto il piacere di ospitare ai microfoni dello Shout Franca Corradini, cofondatrice del No Berlusconi Day, manifestazione popolare 'viola' che il 5 dicembre scenderà in strada per chiedere le dimissione dell'attuale presidente del consiglio. Pubblichiamo l'intervista per chi non ha avuto modo di sentirci o per chi l'ha fatto e volesse riascoltarla.
Io e il mio staff ringraziamo di cuore Franca che molto gentilmente si è prestata alle nostre domande.
Un saluto a tutti da Skizzo.
Io e il mio staff ringraziamo di cuore Franca che molto gentilmente si è prestata alle nostre domande.
Un saluto a tutti da Skizzo.
giovedì 19 novembre 2009
Ready Steady Rock! presenta The Dead Weather
Questa volta parliamo un gruppo molto sui generis in quanto formato da componenti di altre band: la voce è quella di Allison Mosshart dei Kills, il chitarrista è Dean Vertita dei Queens of the Stone Age, al basso c'è Jack Lawrence dei Raconteurs e alla batteria, nonché produttore del disco, c'è il mitico Jack White dei White Stripes (tutti gruppi di cui ptrecedentemente presentati in questa rubrica.
Il gruppo è di recentissima formazione essendo nato a Nashville all'inizio del 2009, dove i 4 musicisti si erano ritrovati per delle jam session, ma il tutto si è protratto per circa un mese in cui sono state scritte le canzoni di quelli dopo poco sono diventati i Dead Weather. I frutti di questo lavoro si vedono a luglio quando esce l'album Horehound, il quale raggiunge subito le zone alte delle classifiche inglesi e americane. Ovviamente le influenze principali sono quelle dei gruppi di appartenenza dei vari membri, ma soprattutto questo disco potrebbe essere considerato un riassunto di tutto ciò che è stato fatto nella musica rock e tutti i generi con cui si è incrociato: dal blues al country, passando per hard e funk rock.
Ai DW bisogna dare il merito di essere riusciti a bilanciare tutte queste influenze nella maniera giusta, regalandoci un disco apprezzabile; ma alla fine dei conti questo disco suona sempre e comunque come una jam session, un'esercitazione fatta da quattro musicisti di diversa estrazione, senza dare un vero senso di affiatamento e il perseguimento di un intento comune.
In attesa del loro secondo album sul quale stanno lavorando al momento, freniamo i giudizi definitivi e ascoltiamo quanto di buono i DW ci sanno offrire.
Il gruppo è di recentissima formazione essendo nato a Nashville all'inizio del 2009, dove i 4 musicisti si erano ritrovati per delle jam session, ma il tutto si è protratto per circa un mese in cui sono state scritte le canzoni di quelli dopo poco sono diventati i Dead Weather. I frutti di questo lavoro si vedono a luglio quando esce l'album Horehound, il quale raggiunge subito le zone alte delle classifiche inglesi e americane. Ovviamente le influenze principali sono quelle dei gruppi di appartenenza dei vari membri, ma soprattutto questo disco potrebbe essere considerato un riassunto di tutto ciò che è stato fatto nella musica rock e tutti i generi con cui si è incrociato: dal blues al country, passando per hard e funk rock.
Ai DW bisogna dare il merito di essere riusciti a bilanciare tutte queste influenze nella maniera giusta, regalandoci un disco apprezzabile; ma alla fine dei conti questo disco suona sempre e comunque come una jam session, un'esercitazione fatta da quattro musicisti di diversa estrazione, senza dare un vero senso di affiatamento e il perseguimento di un intento comune.
In attesa del loro secondo album sul quale stanno lavorando al momento, freniamo i giudizi definitivi e ascoltiamo quanto di buono i DW ci sanno offrire.
giovedì 12 novembre 2009
Ready Steady Rock! presenta The Von Bondies
Questa volta parliamo dei Von Bondies, gruppo di Detroit nato nel 2000 dopo una fase di stabilizzazione in cui sono stati cambiamenti di nome e di membri all'interno del gruppo; vengono notati ad un concerto di Capodanno da un produttore di discografico che li mette subito sotto contratto. Nel 2001 esce il loro primo lavoro dal titolo Lack of Communication che vede come produttore il concittadino Jack White, voce e mente dei White Stripes, facendo sentire molto l'influenza del suo gruppo sul primo lavoro dei VB.
Il rapporto con White non prosegue in maniera idilliaca (il cantante dei Von Bondies viene pestato un paio di volte dal pacifico Jack) e nel loro secondo disco cambiano produttore, ma soprattutto cercano di allontanarsi dallo stile caro ai White Stripes: l'album esce nel 2003 col titolo Pawn Shoppe Heart e con questo lavoro arriva un discreto successo per i Von Bondies.
Dopo il tour che segue l'uscita del disco, per i VB arriva un silenzio lungo 4 anni ; periodo in cui il cantante e mente del gruppo, Jason Stollmeister, si sposa e divorzia, facendo sì che questi si dedicasse più alla vita personale che alla band. Passata la 'burrasca' sentimentale, i Von Bondies si ritrovano nel 2008 per lavorare nuovamente insieme e nel febbraio 2009 esce il loro terzo album dal titolo Love Hate and Then There's You: con questa opera, la loro musica cambia in maniera sostanziale, uscendo definitivamente dall'ombra dall'ombra di Jack White e da tutta la scena musicale di Detroit, inserendosi piuttosto nella scia dei gruppi rock-pop che cercano di scalare le classifiche con motivi orecchiabili. La critica distrugge questo lavoro, ma c'è da dire che diverse canzoni risultano accattivanti, rimanendo così in testa all'ascoltatore, il quale non può fare a meno di accennare qualche passo di danza al ritmo di queste canzoni.
Il rapporto con White non prosegue in maniera idilliaca (il cantante dei Von Bondies viene pestato un paio di volte dal pacifico Jack) e nel loro secondo disco cambiano produttore, ma soprattutto cercano di allontanarsi dallo stile caro ai White Stripes: l'album esce nel 2003 col titolo Pawn Shoppe Heart e con questo lavoro arriva un discreto successo per i Von Bondies.
Dopo il tour che segue l'uscita del disco, per i VB arriva un silenzio lungo 4 anni ; periodo in cui il cantante e mente del gruppo, Jason Stollmeister, si sposa e divorzia, facendo sì che questi si dedicasse più alla vita personale che alla band. Passata la 'burrasca' sentimentale, i Von Bondies si ritrovano nel 2008 per lavorare nuovamente insieme e nel febbraio 2009 esce il loro terzo album dal titolo Love Hate and Then There's You: con questa opera, la loro musica cambia in maniera sostanziale, uscendo definitivamente dall'ombra dall'ombra di Jack White e da tutta la scena musicale di Detroit, inserendosi piuttosto nella scia dei gruppi rock-pop che cercano di scalare le classifiche con motivi orecchiabili. La critica distrugge questo lavoro, ma c'è da dire che diverse canzoni risultano accattivanti, rimanendo così in testa all'ascoltatore, il quale non può fare a meno di accennare qualche passo di danza al ritmo di queste canzoni.
giovedì 5 novembre 2009
Ready Steady Rock! presenta Soulsavers
Dopo un lungo periodo di pausa, torna il nostro viaggio all'interno del mondo indie rock. Questa settimana ci occupiamo dei Soulsavers, duo di Manchester formato nel 2000 da Rich Machin e Ian Glover. Il loro esordio discografico risale al 2003 con l'album quasi completamente strumentale Tough Guys Don't Dance, dove alla loro chiara matrice elettronica vengono affiancate rock, country, soul e gospel; questo disco però passa quasi inosservato dal pubblico e dalla critica.
Con il secondo album pubblicato nel 2007 dal titolo It's not How Far You Fall, It's the Way You Land arriva il salto di qualità grazie all'ingresso di Mark Lanegan (Screaming Trees, Queens of the Stona Age) che oltre a prestare la sua voce in diversi pezzi, viene anche accreditato come co-autore di 5 pezzi e ciò li porta anche ad avere una certa notorietà; la loro musica si avvicina di più alle atmosfere cupe tipiche del cantante americano.
Dopo questo disco, i Soulsavers vanno in tour per la prima volta e questo va ad influenzare il loro successivo lavoro in studio che esce nell'agosto del 2009 dal titolo Broken, in cui si sente un'impronta maggiormente rock grazie a chitarre e batterie molto più presenti rispetto al passato. In questo album prevarica l'influenza di Mark Lanegan, il quale da quei connotati da ballate rock tipicamente americane.
A contraddistinguere la musica dei Soulsavers è comunque l'uso di molti strumenti come pianoforti, violini e sintetizzatori oltre a quello che ci si aspetta da una band rock; ma è la voce di Lanegan a farla da padrona, la quale riesce ad adattarsi a qualsiasi cambiamento.
Con il secondo album pubblicato nel 2007 dal titolo It's not How Far You Fall, It's the Way You Land arriva il salto di qualità grazie all'ingresso di Mark Lanegan (Screaming Trees, Queens of the Stona Age) che oltre a prestare la sua voce in diversi pezzi, viene anche accreditato come co-autore di 5 pezzi e ciò li porta anche ad avere una certa notorietà; la loro musica si avvicina di più alle atmosfere cupe tipiche del cantante americano.
Dopo questo disco, i Soulsavers vanno in tour per la prima volta e questo va ad influenzare il loro successivo lavoro in studio che esce nell'agosto del 2009 dal titolo Broken, in cui si sente un'impronta maggiormente rock grazie a chitarre e batterie molto più presenti rispetto al passato. In questo album prevarica l'influenza di Mark Lanegan, il quale da quei connotati da ballate rock tipicamente americane.
A contraddistinguere la musica dei Soulsavers è comunque l'uso di molti strumenti come pianoforti, violini e sintetizzatori oltre a quello che ci si aspetta da una band rock; ma è la voce di Lanegan a farla da padrona, la quale riesce ad adattarsi a qualsiasi cambiamento.
venerdì 23 ottobre 2009
classifica ad orologeria
piano casa, chi era costui? Ad inizio anno molto ha fatto parlare quest'accordo Stato-regioni(31/3/'09) per far girare l'economia andando ad aumentare il volume delle case. Poi......quello che tutti sappiamo. Il volume delle casse si abbassa in memoria delle vittime del terremoto in Abruzzo, non si parla più di piano casa e quella che sembra girare non è l'economia, ma la fortuna, che gira le spalle al Pres. costruttore ed ai suoi amici.Emergenza.Passata.Come l'estate, durante la quale(19/8/'09),con il promulgamento della legge n.16, approved by consiglio regionale,anche l'Abruzzo passa al piano di cui sopra.E se ne torna a parlare...Poi....Messina.Emergenza.L'ubiquo-obliquo Bertolaso, onnapresente.Piano casa che più che un volano sembra un boomerang. O no? In fondo $.B. , con la consegna delle prime case in Abruzzo (soldi Croce Rossa, costruttore Trentino), si è fatto bello con i soldi degli altri;d'altronde non ha cominciato proprio così?
Che differenza nel chiamarla TENDOPOLI o VETRINA IN ALLESTIMENTO?
Comunque, delle due l'una: o parlare di piano casa porta sfiga(non a tutti) o il piano casa consiste nell'esportare bellissime casette al sud in puro style sud-tyrol. E siccome non credo nella sfortuna, a meno che non la si intenda col fatto di avere questa classe politica di così poca classe, propendo per il lato b del piano che, senza scomodare il famoso Renzo, prevede la costruzione delle bellissime casette in legno che vediamo nei depliant dei tour operator.Previa naturalmente la costruzione di Case in Libertà,abusive e/o prive di ogni certificazione e relativa fine dovuta ad "eventi eccezionali". Quindi, se ci tenete ai denti avrete imparato che prevenire è meglio che curare, ma se ci tenete anche a tutto il resto ecco la CLASSIFICA DEI 13* SEGNI DA CUI SI PUò AVVERTIRE CHE IL PIANO CASA STA ARRIVANDO NEL TUO COMUNE_ udeur construction
13) nelle agenzie di viaggio ti vengono offerti clamorosi pacchetti vacanza, ma nel tuo stesso paese
12) Bruno Vespa si mette a girare porta a porta e pensi:"Ma dove sono i testimoni di geova quando li vuoi?!!"
11) accanto ai cartelli in lingua italiana compaiono cartelli in tedesco
10) la lottizzata RAI (Raccomandati Autori Italiani) vi si trasferisce per sequel di successi come "Meno siamo meglio stiamo" e "L'eredità_ dei governi precedenti_" con le simpatiche ragazze della scossa
9) la città è tappezzata di manifesti con slogan del tipo "Un Presidente ricostruito per un paese ricostruito". A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA (vedi sopra)
8) dal centro di controllo dicono che va tuuuuuutto bene!
7) vedi Paolo Crepes (pissicologo televisivo) che c'ha dato un taglio al baffo, là dove il PD non è riuscito, e ne rimani impressionato tanto da non renderti conto di ciò che dice( come al solito, ma poco male) come delle evidenti crepe sul muro (più grave)
6) trentatre trentini entrarono da Trento tutti e trentatre trotterellando. Difficile anche da scrivere....
5) la ricostruzione è un invito a nozze per la popolarità del governo.E sempre meglio di un invito in disco per il 18esimio compleanno. L'opposizione meglio non si faccia vedere, sgretolata com'è più della città stessa o di Laura Antonelli
4) ci sono in giro grandi promo come "60 in meno,chiavi in mano (se ce la fai)!più un portachiavi con4aquile e la spesa fatta da Capezzone con lo strudel per una settimana"
3) boss e politici locali si strizzano l'occhio ammiccando alla ricostruzione e chi non vuol intendere IN TENDA
2) "Non pagherete + l'ici. Avete capito bene, non pagherete + l'ici." Dato che non avrete + una casa. Commento del porporato Bagnasco aka "io non ci casco": "Anche noi non paghiamo.Grazie a Dio"
1) sei in piazza al solito bar e vedi Bertolaso
Si prega di non mettere questa classifica in un cassetto, ma in un ripiano bene in vista.
In buona sostanza la ricostruzione, come la guerra che spesso ne è il trailer, rende; noi, che di democrazia non siamo tanto ferrati, almeno fino al punto di pensare ad esportarla, interveniamo, per così dire, "quando i buoi sono già scappati dalla stalla". E tutti sono ancora, invece, dentro le loro case.
Non sono contro l'export del sicuro ed ecologico modello trentino, bensì contro l'essere anti a prescindere. L'antisismico è un dovere più di un diritto, ma l'antico,atavico, abusivismo con dessert il condono porta ad un punto, due punti:morto. Dopo un terremoto c'è la conta che la tv ci racconta, ma se di natura politica tutti cadono in piedi, manco fossero da mediaworld. Una cosa che rende, spesso non rende migliori.La ruota si è fermata al verbo rendere: chi lo pensa in pezzi da 100, chi nella messa in sicurezza degli edifici, chi vuole giustizia e lotta per ottenerla, chi prende visione,chi deve dare conto di varie inadempienze,chi restituisce qualcosa che non serve +,chi omaggia le salme e chi, dentro quelle bare, ha un proprio caro e prega per rivederlo. Tocca a te farla girare, la vita non è un rendiconto, ma un rendersi conto. peace jmb
ps: 13 non è un caso, non lo è mai.
mercoledì 14 ottobre 2009
classifica ad orologeria
Pd sugli scudi,ultima mente.No,non il partito emocratico,la cui esistenza è un dogma, ma bensì Patrizia "Daddy" D'ad dario®istratore.Il nostro playboy Presidente del Coniglio certo non è un pirla,come del resto Mourinho, mentre su Moratti mi astengo come ha fatto, unico, THALER AUSSERHOFER Helga, UDC-SVP-Aut sulla Conversione in legge del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009. Venendo a noi, $.B ha detto che non sapeva che la Sig.na di cui sopra, presentatasi al nostro come Alessia, fosse una escort;ecco allora l'impellente necessità di una classifica dei segni da cui si può riconoscere di avere davanti un escort. Una classifica che non è ad personam, giacchè rivolta all'intera papilazione e che non vuol indagare su come si spendono certe o incerte notti e neanche su quanto si spende.Sperando possa essere una sorta di condom tombale sulla vicenda, via allora alla classifica ad orologeria intitolata questa settimana "Facciamo 31&lodi feat. stasera escort". Loading.............................chi ha parlato di lodi??!!!Non lo sò, non c'ero, come i 22deputati PD quando si è votato sullo scudo fiscale...
I 31 SEGNI DA CUI PUOI RICONOSCERE DI AVERE DAVANTI UNA/UN ESCORT_l'amore è un apostrofo rosa tra le parole "un" "escort"
31) c'è sempre un dopocena con dono
30) è un operatrice orizzontale, ma non è una bidella
29) conosce sì il trans atlantico, MA ANCHE il trans Patrizia aka il carabiniere. xmore ninfo chiedere a Lapo E.
28) raccontando delle sue inclinazioni tende pericolosamente a 90°
27) come in parlamento, non c'è opposizione (NO AI RESPINGIMENTI)
26) odi il tintinnar di manette, ma è già chiaro che fini rai dentro
25) ha frequentato casini, ma "Io c'entro" era lo slogan dei clienti
24) preferisce palazzo Grazioli, così non ha spese di condom inio
23) nella Camera il suo preferito è Bocchino
22) sulla bicamerale dice che preferisce il lettone di Putin
21) ride all'ennesima barzelletta su Berlusconi,Pier $ilvio e Lory Del Santo (padre,figlio e $pirito $ardo)
20) ha la tessera del pdl: POPOLO DELLA LUSSURIA
19) per concludere non c'è bisogno della mediazione di Letta (letto consigliere)
18) la bravura è talmente tanta tra le lenzuola che il mattino seguente deve intervenire Bertolaso
17) ha visto più letti di Mastrota
16) ingoia sempre, come Fini
15) il suo cantiere è sempre aperto
14) c'è più plastica in lei che nella villetta di rogne di Bruno Vespa
13) è amica di Cosimo Mele
12) non usa precauzioni, come ogni costruttore
11) mostra subito il CV, ambedue i lati
10) doveva prendere i voti, ma alle neuropee
9) secondo la questura non è una escort
8) alle cenette simpatiche si mostra, come anche la Carfagna, di bocca buona
7) preferisce l'analogico, ma prende anche senza una parabola. per la tessera dove?
6) per la serie "parla come ti rimangi" dice:"Facciamolo come quando parli con i giornalisti,poi mi rimangio tutto io".
5) promulga sempre
4) la sua legge preferita è quella elettorale ("porcellum")
3) è patrimonio dell' UNESCORT
2) l'approccio è più facile che con il giudice Metta
1) quando dice che ci saranno turbolenze si riferisce al volo diStratto destiNation villa certosa.
In definitiva il principale esponente del partito avverso alle sinistre ( Veltrony W.) non è poi neanche Partito per l'Africa, mentre sorgono dubbi sulle capacità di discernimento di colui che vuole unire la Sicilia con la terra amata da Venditti ( la grande opera si chiamerà "ponte Milvio 2").
Certo certosino,invece, il fatto che la gente,come dice Lui, la sappia prendere.....
Alla prossima, se ci sarà jmb
giovedì 1 ottobre 2009
THE SHOUT IS BACK
The Shout is back in town Dopo due lunghi mesi, molte serate live e con un'abbronzatura ancora invidiabile, noi dello Shout sentivamo la vostra mancanza e ci siamo detti: ''Perchè non tornare?''. E per un ritorno in grande stile, la famiglia si allarga! Gli ascoltatori più fedeli riconosceranno le voci storiche, che vi terrano compagnia anche quest'anno, ma a loro si aggiungeranno le nuove scoperte. Sergio irromperà con chitarre elettriche e batteria, allargando i vostri orizzonti musicali con la sua Ready Steady Rock. Memmo con il suo Cinema Anfetaminico dirà la sua sui più grandi registi e sui loro film, ma senza svelare il finale! Maria Chiara deciderà quale artista salvare e chi buttare dalla torre con Giù la Testa. Non sapete cosa organizzare per il fine settimana? Giulia sarà la vostra Week end Planner. A tutti i geek ascoltatori Stefy svelerà le novità del momento con la sua Original Technology. Raffaele vi farà da personal trainer con la sua Bio and Fitness. Ma chi cura il fisico non può non curare anche lo spirito. Mariellen ed il suo Gossip Shout faranno proprio al caso vostro e l'amico Jumbo con le sue attente riflessioni sul mondo politico italiano. Se tutto questo non vi basta, Peppe vi saprà stupire. E come non nominare la colonna portante, la voce che vi terrà compagnia per le 2 ore di diretta? Skizzo Ice torna ai microfoni a coordinare tutti noi e ... chissà che non ci riservi anche lui qualche sorpresa. Ora che le presentazioni sono state fatte, non vi resta che ascoltarci dalle 21:00 alle 23:00 ogni giovedì.Se non conoscete lo Shout, da quest'anno avete ancora più motivi per farlo. Cosa aspettate?
STAFF SHOUT
mercoledì 8 luglio 2009
Ultimo Shout Dell'Anno!
Giovedì 9 luglio 2009, gran galà di chiusura dello Shout.it.
Ebbene si, è passata un’altra stagione, e lo Shout.it, alla sua seconda edizione in versione community, anche in questo anno ha saputo regalare emozioni e sorprese a tutti, per primo a me medesimo che 8 anni fa ho creato il format Shout e da allora non ho mai smesso di credere che si potesse creare una radio e un programma alla portata di tutti e che fosse di tutti.
La nostra famiglia in questa stagione si è ingrandita ed è proprio ai miei collaboratori che va il mio primo ringraziamento, a partire da Sergio e Domenico i veterani dello Shout visto che hanno concluso la loro seconda intera stagione come ideatori,creatori e conduttori delle loro rispettive rubriche, la musica per Sergio, il cinema per Domenico, nonché ovviamente validi e ottimi supporti vocali nella stesura della puntata, ormai li possiamo considerare dei veri e propri speaker entrati di diritto nel mondo radiofonico.
Oltre a loro due oramai pilastri dello Shout altri nuovi membri si sono aggiunti allo staff, cosa dire di Giulia, da ascoltatrice consigliera/grafica, nel giro di una sera si è ritrovata una rubrica in mano, quella degli indimenticabili anni ’80, portando a termine un percorso che ogni settimana ci ha fatto scoprire cosa fosse la musica in quel decennio e lo ha fatto nel migliore dei modi con un entusiasmo e un’energia, che a volte mi ha sorpreso e che ovviamente non poteva che darmi ulteriore spinta a migliorare il nostro prodotto finale.
Maria Chiara è l’ultima giunta nella nostra famiglia ma non per questo il suo è stato un apporto minore, anzi, riscoperta per caso grazie alla tecnologia da ex colleghi siamo subito tornati a rispolverare un’intesa radiofonica mai del tutto dimenticata e così con la sua “giù la testa”, ci ha mostrato i diversi lati della musica e i diversi modi di viverla da parte dei vari artisti.
Giuseppe è un altro pezzo aggiunto al mondo Shout nella nostra seconda metà della stagione, con la sua poesia misto al tocco filosofico che lo contraddistingue e coadiuvato da due amici dello Shout Peppe di Taranto e Danilo ci hanno radio-trasportati nel magico mondo di De andrè, vista la ricorrenza del decennale della sua morte, ripercorrendo le fasi salienti della sua vita accompagnati dal brano che più ne rappresentava l’essenza.
Ricordo con piacere altri amici che hanno reso “particolare” questa nostra stagione radiofonica,e dunque ringrazio con piacere Tashi che con pazienza mi ha aiutato e sopportato nella folle idea di portare in qualche modo la musica elettronica, di cui lui è un grande creatore, all’interno dello Shout, e con gli stacchi dell’elettro-shout il tutto è diventato realtà. Ringrazio la Lussy che per buona parte della stagione ci ha fatto rivisitare la civiltà orientale con tutti i suoi strani e buffi modi di vedere e intendere la quotidianità, e ringrazio anche Alessandro, pilota di aerei di linea, con l’hobby della radiofonia che spesso, si è collegato con noi durante le nostre puntate apportando la sua grande esperienza e anche un pizzico di colore visto che spesso si collegava dall’estero dove si trovava per lavoro.
Credo di non aver dimenticato nessuno, nell’anno in cui lo Shout sbarca nei social neetwork, il primo programma radiofonico ad essere ascoltato anche da facebook, in cui radio gioiosa marina, nostra “mamma” in frequenza l’emittente che ci accoglie e ha permesso che tutto questo potesse avvenire, espande i propri confini dell’etere ma anche l’anno in cui viene creato il primo blog interamente dedicato a un programma radiofonico, e per questo ringrazio Sergio e Giulia, senza di loro non avremmo ora il Blog dello Shout e proprio in questa stagione che volevo semplicemente ringraziare tutti loro per quello che hanno fatto, per aver creduto nel progetto Shout, per aver sacrificato il loro tempo per far in modo che ogni giovedì lo Shout fosse il vostro momento di svago.
Mi hanno fatto ridere, tante le risate in fuori onda, mi hanno fatto crescere visti i continui “scontri” sulla play list da mandare, mi hanno insegnato tante cose, esaltato nei momenti positivi e sottolineato negli errori ma soprattutto, mi riempito d’orgoglio ogni settimana, ogni giovedì sera.
Li aspetto tutti la prossima stagione per ripartire alla grande con tante novità, aspetto loro, ma aspetto anche voi perchè lo Shout è il programma di tutti è il VOSTRO format radiofonico.
GRAZIE RAGAZZI…..
SKIZZO_ICE
Ebbene si, è passata un’altra stagione, e lo Shout.it, alla sua seconda edizione in versione community, anche in questo anno ha saputo regalare emozioni e sorprese a tutti, per primo a me medesimo che 8 anni fa ho creato il format Shout e da allora non ho mai smesso di credere che si potesse creare una radio e un programma alla portata di tutti e che fosse di tutti.
La nostra famiglia in questa stagione si è ingrandita ed è proprio ai miei collaboratori che va il mio primo ringraziamento, a partire da Sergio e Domenico i veterani dello Shout visto che hanno concluso la loro seconda intera stagione come ideatori,creatori e conduttori delle loro rispettive rubriche, la musica per Sergio, il cinema per Domenico, nonché ovviamente validi e ottimi supporti vocali nella stesura della puntata, ormai li possiamo considerare dei veri e propri speaker entrati di diritto nel mondo radiofonico.
Oltre a loro due oramai pilastri dello Shout altri nuovi membri si sono aggiunti allo staff, cosa dire di Giulia, da ascoltatrice consigliera/grafica, nel giro di una sera si è ritrovata una rubrica in mano, quella degli indimenticabili anni ’80, portando a termine un percorso che ogni settimana ci ha fatto scoprire cosa fosse la musica in quel decennio e lo ha fatto nel migliore dei modi con un entusiasmo e un’energia, che a volte mi ha sorpreso e che ovviamente non poteva che darmi ulteriore spinta a migliorare il nostro prodotto finale.
Maria Chiara è l’ultima giunta nella nostra famiglia ma non per questo il suo è stato un apporto minore, anzi, riscoperta per caso grazie alla tecnologia da ex colleghi siamo subito tornati a rispolverare un’intesa radiofonica mai del tutto dimenticata e così con la sua “giù la testa”, ci ha mostrato i diversi lati della musica e i diversi modi di viverla da parte dei vari artisti.
Giuseppe è un altro pezzo aggiunto al mondo Shout nella nostra seconda metà della stagione, con la sua poesia misto al tocco filosofico che lo contraddistingue e coadiuvato da due amici dello Shout Peppe di Taranto e Danilo ci hanno radio-trasportati nel magico mondo di De andrè, vista la ricorrenza del decennale della sua morte, ripercorrendo le fasi salienti della sua vita accompagnati dal brano che più ne rappresentava l’essenza.
Ricordo con piacere altri amici che hanno reso “particolare” questa nostra stagione radiofonica,e dunque ringrazio con piacere Tashi che con pazienza mi ha aiutato e sopportato nella folle idea di portare in qualche modo la musica elettronica, di cui lui è un grande creatore, all’interno dello Shout, e con gli stacchi dell’elettro-shout il tutto è diventato realtà. Ringrazio la Lussy che per buona parte della stagione ci ha fatto rivisitare la civiltà orientale con tutti i suoi strani e buffi modi di vedere e intendere la quotidianità, e ringrazio anche Alessandro, pilota di aerei di linea, con l’hobby della radiofonia che spesso, si è collegato con noi durante le nostre puntate apportando la sua grande esperienza e anche un pizzico di colore visto che spesso si collegava dall’estero dove si trovava per lavoro.
Credo di non aver dimenticato nessuno, nell’anno in cui lo Shout sbarca nei social neetwork, il primo programma radiofonico ad essere ascoltato anche da facebook, in cui radio gioiosa marina, nostra “mamma” in frequenza l’emittente che ci accoglie e ha permesso che tutto questo potesse avvenire, espande i propri confini dell’etere ma anche l’anno in cui viene creato il primo blog interamente dedicato a un programma radiofonico, e per questo ringrazio Sergio e Giulia, senza di loro non avremmo ora il Blog dello Shout e proprio in questa stagione che volevo semplicemente ringraziare tutti loro per quello che hanno fatto, per aver creduto nel progetto Shout, per aver sacrificato il loro tempo per far in modo che ogni giovedì lo Shout fosse il vostro momento di svago.
Mi hanno fatto ridere, tante le risate in fuori onda, mi hanno fatto crescere visti i continui “scontri” sulla play list da mandare, mi hanno insegnato tante cose, esaltato nei momenti positivi e sottolineato negli errori ma soprattutto, mi riempito d’orgoglio ogni settimana, ogni giovedì sera.
Li aspetto tutti la prossima stagione per ripartire alla grande con tante novità, aspetto loro, ma aspetto anche voi perchè lo Shout è il programma di tutti è il VOSTRO format radiofonico.
GRAZIE RAGAZZI…..
SKIZZO_ICE
lunedì 8 giugno 2009
I rampanti anni '80
Anche questa volta ci ritroviamo a parlare di un gruppo, che rientra tra i protagonisti del synthpop d'origine. Ma abbandoniamo l'Inghilterra per andare ad esplorare la scena musicale tedesca. Nel 1983 nascono gli Alphaville, i quali inizialmente si fanno chiamare Forever Young (sarà il titolo di uno dei loro maggiori successi). Il loro singolo di debutto risale al 1984 ed è Big in Japan (la traccia è contenuta nell'album Forever young, che uscirà nello stesso anno). Qualche curiosità: numerose sono state le cover di Forever Young, ma tra le tante vogliamo ricordare quella di Laura Branigan del 1985 ed una più recente del 2006 ad opera degli Youth Group. Il pezzo raggiungerà il primo posto in classifica, grazie alla serie The O. C.
Giulia.
Giulia.
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